DIARIO

un pizzico di nostalgia del vostro caro e vecchio diario dei ricordi?
Con l’inizio del nuovo anno potreste prendere spunto dalla buona abitudine di scrivere un diario e provare a trasformarla in qualcosa di nuovo: da semplice canale di sfogo a diario della gratitudine. All’estero viene chiamato ‘gratitude journal’
Un bel quaderno o un’agenda da personalizzare a piacere andranno comunque benissimo per dare il via al vostro diario della gratitudine. Si tratta essenzialmente di provare a dedicare qualche minuto ogni sera ad una breve analisi della giornata appena trascorsa per identificare quali siano i doni che le ultime ventiquattr’ore ci hanno offerto. In un diario possono rientrare ogni tipo di esperienza o di ricordo che in quel momento consideriamo positivo o negativo. Forse in futuro, rileggendo le stesse pagine, ci potremmo accorgere che un evento negativo all’apparenza si è poi trasformato in una delle nostre più grandi fortune è una buona occasione per imparare a ringraziare noi stessi e le persone che, magari anche senza rendersene conto, giorno dopo giorno ci vengono in aiuto con le loro parole, i loro gesti e le loro azioni. Del resto, sappiamo bene che esiste sempre qualcosa da imparare dall’ascolto degli altri.
Possiamo esprimere liberamente, anche in quei momenti in cui siamo soli e non abbiamo a fianco nessuno che possa dare ascolto ai nostri sfoghi o racconti. Può diventare una piccola terapia a costo zero di auto-aiuto e di auto-guarigione che, ad esempio, potrà permetterci di riposare meglio durante la notte e di trovare più rapidamente una soluzione ai problemi che ci tormentano. Potreste riscoprire quella passione per la scrittura.
Con l’inizio del nuovo anno potreste prendere spunto dalla buona abitudine di scrivere un diario e provare a trasformarla in qualcosa di nuovo: da semplice canale di sfogo a diario della gratitudine. All’estero viene chiamato ‘gratitude journal’
Un bel quaderno o un’agenda da personalizzare a piacere andranno comunque benissimo per dare il via al vostro diario della gratitudine. Si tratta essenzialmente di provare a dedicare qualche minuto ogni sera ad una breve analisi della giornata appena trascorsa per identificare quali siano i doni che le ultime ventiquattr’ore ci hanno offerto. In un diario possono rientrare ogni tipo di esperienza o di ricordo che in quel momento consideriamo positivo o negativo. Forse in futuro, rileggendo le stesse pagine, ci potremmo accorgere che un evento negativo all’apparenza si è poi trasformato in una delle nostre più grandi fortune è una buona occasione per imparare a ringraziare noi stessi e le persone che, magari anche senza rendersene conto, giorno dopo giorno ci vengono in aiuto con le loro parole, i loro gesti e le loro azioni. Del resto, sappiamo bene che esiste sempre qualcosa da imparare dall’ascolto degli altri.
Possiamo esprimere liberamente, anche in quei momenti in cui siamo soli e non abbiamo a fianco nessuno che possa dare ascolto ai nostri sfoghi o racconti. Può diventare una piccola terapia a costo zero di auto-aiuto e di auto-guarigione che, ad esempio, potrà permetterci di riposare meglio durante la notte e di trovare più rapidamente una soluzione ai problemi che ci tormentano. Potreste riscoprire quella passione per la scrittura.
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